Nei modelli Isa del periodo d’imposta 2024 sterilizzati gli effetti negativi della maggiorazione del costo del personale che avrebbe comportato un ingiustificato peggioramento del punteggio per imprese e professionisti.
Aggiornamento della quasi totalità dei modelli Isa per effetto della nuova classificazione ATECO 2025 e progressiva semplificazione dei modelli (eliminato l’anno di inizio attività).
L’Agenzia delle entrate, con la circolare 11/E di ieri, ha analizzato le novità introdotte nei modelli relativi agli indici di affidabilità fiscale (Isa), di cui all’art. 9-bis del dl 50/2017, applicabili al periodo d’imposta 2024.
Ogni anno i modelli sono oggetto di un aggiornamento in relazione al processo evolutivo dello strumento, al fine di consentirne una maggiore aderenza alle situazioni reali dei contribuenti, tenendo anche conto delle situazioni economico-finanziarie derivanti dalle tensioni geopolitiche o di mercato che si sono verificate nel periodo d’imposta considerato.
L’adozione, per esempio, della classificazione Ateco 2025 ha comportato un significativo impatto sugli Isa a tal punto da comportare la variazione di un numero rilevante di titoli relativi ai codici attività che hanno reso necessario il relativo aggiornamento.
Sono state introdotte nuove informazioni (quadri E – dati per la revisione) nei modelli al fine di garantire la puntuale aderenza dello strumento rispetto alle attività economiche esercitate, con l’invito al contribuente (§ 1.3), in caso che quest’ultimo ne rilevi la necessità, pur sempre facoltativa, di inviare una dichiarazione presentando, in relazione a una nuova codifica che meglio rappresenti l’attività svolta, il modello ComUnica (se iscritto al registro delle imprese) o i modelli Iva (AA7/10 per società e associazioni, AA9/12, se imprese individuali o lavoratori autonomi, AA5/6 se enti non commerciali e ANR/3 se soggetto identificato sul territorio).
Gli Isa tengono conto anche delle novità legislative introdotte per il periodo d’imposta 2024, con la conseguenza che gli stessi hanno subito interventi ordinari di manutenzione e revisioni straordinarie, finalizzate all’adeguamento delle mutate condizioni economiche e dei mercati nonché dei criteri per il riconoscimento dei benefici premiali.
Posti i correttivi, che tengono conto degli scenari economici (prezzi dell’energia e degli alimentari, tassi di interesse e quant’altro), la revisione ha riguardato l’individuazione degli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta, le misure di ciclo settoriale condizionate dalla congiuntura economica, l’aggiornamento delle analisi territoriali in seguito alla istituzione di nuovi comuni e talune specifiche modifiche per determinati settori (EM05U – Factory Outlet Center e del DG44F con aggiornamento aree gravitazionali) nonché la modifica delle soglie di alcuni indicatori di anomalia (costo al litro del gasolio, costo dell’alimentazione del veicolo per chilometro e costo del carburante al litro).
La struttura ricalca quella ormai conosciuta (quadro "A" – personale, quadro "F" – dati contabili e quadro "H" – dati contabili del lavoro autonomo) con i relativi adeguamenti, a causa dei recenti interventi legislativi (d.lgs. 216/2023, legge 213/2023 e d.lgs. 192/2024); si pensi, per esempio, all’applicazione del principio di onnicomprensività per i lavoratori autonomi, come introdotto dalla riforma fiscale.
Un ulteriore intervento riguarda l’impatto della maggiorazione del costo del personale ammesso in deduzione (quadri "H" o "F") che avrebbe potuto impattare, se non sterilizzato, in modo assai negativo nei punteggi Isa dei contribuenti che hanno usufruito per il periodo d’imposta 2024 della detta agevolazione mentre una importante novità riguarda l’eliminazione del rigo "F08" – Adeguamento valore esistente inziali (quadro "F") al fine di neutralizzare la possibile emersione di una anomalia degli indicatori, relativamente alla consistenza delle esistenze iniziali del periodo d’imposta 2023 e delle finali del periodo d’imposta precedente (circolare n. 15/E/2024).
Infine, confermata la struttura del quadro H, destinato ai dati contabili degli esercenti arti e professioni, si ricorda la necessaria compilazione dei modelli a cura delle società tra professionisti (STP) o tra avvocati (STA) che nel periodo d’imposta 2024 hanno dichiarato redditi d’impresa derivanti dall’esercizio prevalente di talune attività economiche svolte da categorie professionali (ingegneri, legali, commercialisti, consulenti del lavoro, veterinari e altre) e si conferma che l’agenzia continua con una progressiva attività di semplificazione dei modelli (per il 2024, per esempio, è stato eliminato l’anno di inizio attività). Fabrizio Giovanni Poggiani - ITALIA OGGI (riproduzione riservata)
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